Raffaello Romanelli – Scultore
Artisti
Descrizione
Raffaello Romanelli nacque in Firenze il 13 maggio del 1856.
Scultore prolifico, lavorò sia in Italia che all’estero.
Cresciuto nello studio del padre, anch’egli scultore, si recò a Roma nel 1880 al fine di perfezionare la sua tecnica.
Infinite le commissioni affidategli e realizzate. Tra queste, la tomba di Donatello, in San Lorenzo a Firenze (1896) e il busto di Benvenuto Cellini per il Ponte Vecchio (1900-01).
Le sue più alte manifestazioni plastiche in Italia sono tuttavia i monumenti equestri al Re Carlo Alberto, (1900) in Roma, giardino del Quirinale, e a Giuseppe Garibaldi (1896) in Siena.
Nel 1892 diresse il restauro del Ratto delle Sabine di Giambologna eseguito dal direttore dell’Opificio delle pietre dure Edoardo Marchionni, operazione che si sarebbe ripetuta nel 1907 per un’altra opera di Giambologna, l’Oceano, della quale più tardi avrebbe realizzato una copia in marmo da collocare al posto dell’originale al giardino di Boboli (1911) e quindi una riproduzione dell’intera fontana per il giardino della villa dei Rockefeller a nord di New York (1913).
Notevole il successo riscosso. Nel suo soggiorno a Firenze del 1897 Rama V, re del Siam, acquistò tre sue opere in marmo di soggetto erotico, oggi conservate a Bangkok.
Romanelli partecipò all’Esposizione universale di Parigi del 1900 con un gruppo di opere fra cui il busto di Giacomo Puccini.
Nel febbraio del 1905 la bocciatura della sua proposta di nominare accademico Domenico Trentacoste ne causò le dimissioni dall’Accademia di belle arti di Firenze, nel seno della quale rientrò nel dicembre del 1908.
Lavorò molto anche per la Romania, divenendo lo scultore ufficiale della famiglia reale, effettuando numerosi soggiorni e realizzando una quarantina di opere.
Tra le numerose commissioni internazionali si ricorda La Fontana dell’angelo (1902) che, premiata nel 1904 a Saint Louis, fu replicata più tardi per il Botanical Garden di Kansas City (1928), città che ha dedicato all’artista un parco, chiamato Romanelli Gardens.
All’inizio del 1912 fu a San Pietroburgo per partecipare al concorso per il monumento allo zar Alessandro II, ottenendo la vittoria su 142 concorrenti nell’estate del 1913. Il contratto fu firmato nel 1914, anno in cui lo scultore ritrasse lo zar Nicola II, ma la realizzazione del monumento sarebbe stata interrotta dalla rivoluzione di Ottobre.
Nel 1915 fu a Roma per ritrarre in due statuette poi fuse in bronzo papa Benedetto XV, il quale posò per lui fra il 29 gennaio e il 1° febbraio.
Presentò nello stesso anno alla Panama-Pacific international Exposition di San Francisco un gruppo di opere fra cui la statua della Cristianità che emerge dal paganesimo, venendo salutato negli Stati Uniti come il Rodin italiano.
Il 6 luglio del 1919 fu nominato all’unanimità accademico di merito corrispondente della classe di scultura all’Accademia di S. Luca.
Tra le sue ultime opere importanti si annovera anche la cosiddetta Fontana Romanelli nello Stabilimento Tamerici e La Fontana della rana e dell’airone posta davanti allo stabilimento Regina (1925).
Nel 1926 vinse il concorso per il monumento al generale Louis Botha a Città del Capo, in Sudafrica, poi realizzato dal figlio Romano.
Morì a Firenze il 3 aprile 1928.
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