Raffaello Brizzi - Architetto e ingegnere

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Architetti

Descrizione

Raffaello Brizzi nacque a Montecatini Terme (PT) il 4 aprile 1883 da una famiglia tradizionalmente impegnata nel settore edile. 
 
Accademico dell'Accademia delle Arti del Disegno fin dal 1908 e già insegnante della Cattedra di Architettura presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, fu uno dei principali artefici della Regia Scuola Superiore d'Architettura di Firenze: questa, che già vedeva attivati da alcuni anni i corsi, fu inaugurata ufficialmente nel 1931 e il Brizzi ne assunse la direzione nel marzo 1932. 
 
Preside della Facoltà appena nata nel 1936, Raffaello Brizzi mantenne l'incarico fino alla morte, avvenuta nel 1946. 
 
Pur praticando un insegnamento che si collocava nel solco della tradizione da cui proveniva, dalla sua scuola uscì una generazione di architetti rinnovatori, come Italo Gamberini, Nello Baroni, Leonardo Lusanna e Giovanni Michelucci che, guidati da quest'ultimo, vinsero il progetto per la stazione ferroviaria di S. Maria Novella; grazie a lui, inoltre, lo stesso Giovanni Michelucci venne chiamato alla Facoltà di Architettura di Firenze, in qualità di professore della Cattedra di Arredamento.

Raffaello Brizzi deve inoltre essere ricordato per la sua intensa attività di progettista che si esplicò principalmente a Firenze, in Lucchesia e nel Pistoiese. 
 
Si riferiscono a questa zona i progetti in gran parte stesi in collaborazione con l'ingegner Righetti, come, a Montecatini Terme, il Palazzo Comunale (1913-1919), la nuova sede del Banco di Roma, il concorso per i nuovi Stabilimenti termali e i numerosi villini privati. A lui si deve anche, sempre in cooperazione con Righetti e sempre nella città natale, la Fontana Monumentale in Piazza del Popolo (allora Piazza Umberto I), eretta nel 1926 per volere della municipalità nel luogo in cui dal 1834 si trovava una loggetta quadrangolare usata per mercati e fiere agricole, e la vasca in travertino realizzata, sempre nel 1926, in Piazza VII Settembre, allora denominata Piazza del Salsero.
 
Negli anni Venti e Trenta intervenne a Viareggio, predisponendo il Piano Regolatore; nel 1932 gli viene affidata la direzione dell'Ufficio tecnico per la sistemazione del litorale versiliese: sono di quegli anni una serie di progetti di edifici, come stabilimenti balneari, negozi e bar di committenza privata, che interessarono il litorale viareggino e che sono esaustivamente documentati nel Fondo di disegni conservati presso gli eredi Brizzi. 
 
Diffusa fu la sua attività nelle zone di Lucca e Pistoia (con realizzazioni diverse anche di committenza pubblica), nonché a Roma. 
 
A Firenze si ricordano, oltre alla mai realizzata sistemazione del Lungarno del Tempio (1937-1938), le realizzazioni della Regia Questura di via Zara e il progetto di sistemazione del Nuovo Centro Universitario, entrambi del 1939. E' inoltre suo lo stadio di Livorno (1933-1935). 
 
Morì a Firenze il 23 febbraio 1946.
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