Paolo Savi
Medici delle Acque
Descrizione
Zoologo, geologo e museologo di fama internazionale, Paolo Savi si laureò in Scienze fisiche e naturali presso l'Università di Pisa alla giovane età di venti anni.
Lo studioso dedicò la prima parte della carriera alla zoologia e il suo principale interesse fu senza dubbio l’ornitologia.
Oltre al ruolo di docente universitario - fu assistente di zoologia nel 1820 ed ebbe la cattedra di Storia naturale nel 1823 - ricoprì la carica di Direttore del Museo di Storia Naturale di Pisa, uno dei musei più antichi al mondo, che portò alla notorietà internazionale, grazie all’appassionato arricchimento delle collezioni e all’eccellente qualità delle imbalsamazioni da lui realizzate.
A partire dagli anni Trenta dell’Ottocento, rivolse i suoi interessi alla geologia.
E per le terme di Montecatini fu una fortuna!
Gli studi geologici perseguiti da Savi assumono un’importanza fondamentale per la conoscenza delle sorgenti termali e delle loro caratteristiche.
Da tali conoscenze e dagli esempi clinici trattati dal medico Fedele Fedeli nasce nel 1870 lo scritto Storia Naturale e Medica delle Acque Minerali dell’Alta val di Nievole e specialmente di Montecatini (1870), corredato di una carta topografica delle sorgenti e dei relativi stabilimenti, nel quale venivano studiate in modo approfondito le origini e le proprietà delle varie sorgenti.
Dopo la pubblicazione del volume, i frequentatori dei “Bagni” raddoppiarono. Ciò fu sicuramente dovuto all’opera di divulgazione attraverso opuscoli e articoli su quotidiani che, fatta dai due studiosi in Italia e all’estero, richiamava l’attenzione su Montecatini ma molto influì anche la fama da loro goduta nella comunità scientifica nazionale e internazionale dell’epoca.
Tanto il successo e la diffusione di questo trattato da convincere il Governo italiano a pubblicare a sue spese la seconda edizione nel 1881.
Così, quando, nel 1872, una nuova polla sgorgò all’interno del parco del Tettuccio, fu naturale battezzarla con il nome del professor Savi deceduto l’anno prima e ricordarlo con un’iscrizione dettata dal professor Fedeli: “Huc terrae viscerum investigatores Fontem nomen PAULI SAVI”, “In questo luogo gli studiosi delle viscere della terra (ossia i geologi) alla sorgente il nome di PAOLO SAVI [diedero]”.
Intorno alla fonte fu costruito un semplice stabilimento dove, in una nicchia, fu posto un busto dello scienziato che fu meta di pellegrinaggio da parte degli studiosi della geologia tra i quali, nel 1895, il professor Igino Cocchi il quale, molto commosso, rammentò con sentite parole le virtù scientifiche e personali del caro amico.
L’acqua Savi da molti anni non è più disponibile, scomparsa come molte delle oltre 50 che popolavano il bacino termale.
Ma il volto di colui che è stato uno dei più importanti scienziati italiani dell’Ottocento, tanto più per Montecatini, è raffigurato in uno degli otto medaglioni in stile robbiano che adornano il portico delle Terme Excelsior, accanto ad altri personaggi che hanno positivamente segnato la storia della città termale quali l’architetto granducale Gaspero Maria Paoletti, Alessandro Bicchierai, il poeta Giuseppe Giusti, Ugolino Da Montecatini, i medici Fedele Fedeli, Pompeo della Barba e Michele Gaetano Livi.
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