Michele Gaetano Livi - Medico
Medici delle Acque
Descrizione
Del “dotto” medico montecatinese Michele Gaetano Livi abbiamo informazioni dal Dott. Giovanni Targioni-Tozzetti nelle sue Relazioni di alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana... (Firenze 1751).
Livi scrisse Osservazioni ed esperienze dei Bagni di Montecatini in Val di Nievole nel 1772, una relazione destinata al Granduca Pietro Leopoldo di Toscana che il Targioni-Tozzetti ci dice essere stata pubblicata da Alessandro Bicchierai (Lastra a Signa, 1734 - 1797) nel suo Dei Bagni di Montecatini.
Michele Gaetano Livi si prestò molto per promuovere l’uso delle acque di Montecatini fondandosi sulle proprie osservazioni pratiche e nella relazione descrive estesamente i benefici prodotti da ciascuna sorgente.
E’ grazie a lui che le acque del Rinfresco, dimenticate, presero ad essere riutilizzate per varie malattie. Ad esse diede il nome di “nefritiche” mentre chiamò “dissenteriche” quelle del Tettuccio sulla base dei loro effetti.
Nelle sue Osservazioni il medico si dilunga poi sui “metodi da tenersi nel fare i bagni, o nel passare le acque di Montecatini, acciò possano essere efficaci e sicure nei loro resultamenti”, e “dal momento che la vera Chimica era sconosciuta”, a nulla servono gli esami comparativi con acque diverse da quelle dei suoi Bagni per capirne la composizione e “il sal marino che vi si trova” fa presumere al Livi che le acque di Montecatini “derivino dal mare passando per le vene della terra”, teoria, afferma Targioni-Tozzetti, ormai superata grazie alle “moderne cognizioni geognostiche”.
Buona invece l’intuizione del Livi comunicata al Granduca di sfruttare a scopo terapeutico dei vapori che scaturivano da una sorgente nel «comune di Monsummano, a piè del monte», intuizione ripresa pochi anni dopo anche Alessandro Bicchierai.
Ma soltanto nel 1849 sarà scoperta, casualmente, da operai che lavoravano in una cava di calce, la grotta con i sorprendenti vapori caldi, subito sfruttata ai fini commerciali dal proprietario del luogo, il Cav. Domenico Giusti, padre del poeta Giuseppe, da cui prenderà il nome di ‘Grotta Giusti’.
Il volto di Michele Gaetano Livi è raffigurato in uno degli otto medaglioni in stile robbiano che adornano il portico delle Terme Excelsior, accanto ad altri personaggi che hanno positivamente segnato la storia della città termale quali l’architetto granducale Gaspero Maria Paoletti, Alessandro Bicchierai, il poeta Giuseppe Giusti, Ugolino Da Montecatini, i medici Fedele Fedeli e Pompeo della Barba e il geologo Paolo Savi.
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