Alessandro Bicchierai
Medici delle Acque
Descrizione
Nato a Lastra a Signa l’11Settembre 1734, Alessandro Bicchierai è iniziato agli studi dallo zio Giuseppe, dottore in teologia.
Destinato inizialmente alla Giurisprudenza, preferisce poi passare a Medicina, e studia Chimica e Storia naturale.
Come medico fu attivo principalmente a Firenze, dove acquistò notorietà, divenendo Consultore e medico curante del Granduca di Toscana Ferdinando III, e “Censore delle opere fisiche e mediche” da stampare.
Fu medico personale anche di Lord George Cowper, scienziato e mecenate, che si adoperò presso la corte toscana affinché gli fosse conferita una carica.
Bicchierai mise insieme un eccellente biblioteca, un gabinetto scientifico, e numerosi “pezzi” di storia naturale, allestendo un museo e facendo studi che preludono alle moderne analisi chimiche.
Clinico dell’Ospedale di S. Maria Nova in Firenze nel 1773, suoi lavori anatomici sul sistema nervoso e la gravidanza, fatti preparare in cera, trovarono collocazione al Gabinetto fisico di Firenze, (Museo della Specola) e diedero inizio a tutto il materiale che confluirà in quella sede.
Socio di numerose accademie e società scientifiche, (Cimento, Collegio medico fiorentino, Società botanica fiorentina, Georgofili) Bicchierai ebbe contatti con studiosi e letterati di tutta Europa.
Intorno al 1780 ricevette dal Granduca Pietro Leopoldo l’incarico di compilare un trattato sulle acque dei Bagni di Montecatini.
L'opera, Dei Bagni di Montecatini: trattato di Alessandro Bicchierai fiorentino (Firenze, per Gaetano Cambiagi stampatore granducale) fu redatta dal Bicchierai in concomitanza alla costruzione degli stabilimenti termali di Montecatini in Valdinievole e uscì nel 1788.. La dedica è a Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana, che aveva voluto la costruzione degli stabilimenti Bagno Regio, Tettuccio e Leopoldine e che aveva commissionato il lavoro.
Il volume venne pubblicato con una tiratura di 800 esemplari “in carta comune”, e 10 in carta scelta per il sovrano e per l’archivio personale del medico.
Il Trattato di Bicchierai ripercorreva gli studi sulle acque di queste sorgenti a partire da Ugolino da Montecatini, presentava una lunga serie di casi clinici curati presso i bagni del Tettuccio, del Mediceo, o Rinfresco, della Rogna, poi Leopoldina, del Regio, ossia dei Cavalli, usufruendo delle varie acque, e ne pubblicava il loro esito, spesso decisivo per la guarigione.
Di rilievo, la raccolta delle numerosissime suppliche presentate dalla Comunità nel corso degli anni al fine di ripristinare le disastrate condizioni delle sorgenti e degli stabilimenti.
A corredo del trattato, interessantissima, è la raccolta di 14 tavole incise nel 1787, e riguardanti vari aspetti del comparto termale dei Bagni di Montecatini:
Cosimo Zocchi incise “l’insieme delle Regie Fabbriche e Campagna adiacente”, e la pianta delle terme Leopoldine; Gaetano Vascellini si dedicò alla pianta della Palazzina Regia e a quella di condotti e fogne della stessa Palazzina; Aniello Lamberti incise il prospetto principale della Palazzina Regia. Di seguito, dalla tavola VI°, Gio. Batta Cecchi e Benedetto Eredi definirono con il loro bulino nella Regia Accademia di Belle Arti di Firenze il prospetto complessivo dei portici, il particolare del portico centrale, e l’alzato della fabbrica di mezzo vista dalla parte del cratere, il tutto riferito alle terme Leopoldine, oltre al nuovo ponte da costruire sul Salsero proprio davanti a quello stabilimento, quindi altre piante con il prospetto della facciata, anche ripresa lateralmente, e del vascone dell’acqua del Tettuccio; la pianta del Bagno Regio e di quello dei Cavalli; il prospetto frontale dello stesso Bagno Regio, e la facciata della cosiddetta Vivanderia eretta dai Monaci Cassinesi. Infine, gli alzati e piante della Caserma dei Poveri e della Palazzina, detta poi Locanda Maggiore, costruite dagli stessi Cassinesi. Le piante sono precedute da una descrizione delle singole fabbriche: in quella della Palazzina Regia si precisa che il suo appellativo era dovuto “perché in principio innalzata acciò servir potesse d’abitazione al Sovrano ed alla Famiglia Reale portandosi a questi Bagni”. Così, le Terme Leopoldine sono definite quelle “che hanno maggior comodo e grandezza”, aggiungendo che vi era stato apposto, ed è visibile anche oggi, l’epigrafe “AESCULAPIO ET SALUTI”. Le descrizioni, tutte interessanti e dettagliate, terminano con la notazioni sulla Vivanderia, rivolta alla Strada Regia, con una fontana che sta in mezzo alle fabbriche, scuderie, rimesse e botteghe. Si preannuncia, infine, la prossima edificazione del Bagno del Rinfresco: “così avverrà che e per il numero e qualità dei quartieri, e per il comodo e maestà degli edifizi non abbiano i Bagni di Montecatini da invidiare le celebri Terme Pisane del Monte di S. Giuliano”.
La Biblioteca "Leandro Magnani" conserva ben due esemplari del Trattato e della Raccolta delle Tavole.
Bicchierai muore il 13 marzo 1797, per “febbre acuta nervosa” e viene sepolto in S. Martino a Gangalandi, una località del comune di Lastra a Signa in provincia di Firenze.
Il suo volto è raffigurato in uno degli otto medaglioni in stile robbiano che adornano il portico delle Terme Excelsior, accanto ad altri personaggi che hanno positivamente segnato la storia della città termale quali l’architetto granducale Gaspero Maria Paoletti, il poeta Giuseppe Giusti, Ugolino da Montecatini, Fedele Fedeli, Pompeo della Barba, Paolo Savi e Michele Gaetano Livi.
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